Salta al contenuto

Volkswagen vende uno stabilimento cinese dopo anni di critiche sullo sfruttamento del lavoro

Fonte: AP News

  • Volkswagen e SAIC Motor hanno deciso di vendere una fabbrica nella regione cinese dello Xinjiang, criticata per presunte violazioni dei diritti umani.
💡
Qual'è la critica?
Volkswagen è stata criticata per la gestione del suo stabilimento nella regione cinese dello Xinjiang, dove le autorità cinesi sono state accusate di violazioni dei diritti umani nei confronti della minoranza uigura, tra cui detenzioni arbitrarie e lavoro forzato. La presenza di Volkswagen in quella regione ha sollevato preoccupazioni riguardo a una possibile complicità indiretta in tali abusi.
💡
Chi è SAIC Motor?
SAIC Motor, basata a Shanghai, è il più grande produttore automobilistico in Cina, con 5 milioni di veicoli prodotti nel 2023, e collabora anche con General Motors.
  • Le due aziende hanno esteso la loro joint venture fino al 2040, anticipando i tempi previsti, e si concentreranno di più sui veicoli elettrici.
  • L'impianto di Urumqi sarà venduto al Shanghai Motor Vehicle Inspection Center, salvaguardando i posti di lavoro per 170 impiegati.
  • Volkswagen ha risposto alle critiche negando l'esistenza di lavoro forzato nella fabbrica di Xinjiang, ma sta valutando nuove soluzioni per il futuro.
  • Volkswagen è stata tra i primi investitori stranieri nell'industria automobilistica cinese, con modelli storici come la Santana che hanno dominato il panorama urbano negli anni '80.
  • Il gruppo Volkswagen prevede di lanciare 40 nuovi modelli in Cina nei prossimi tre anni, con 30 veicoli elettrici entro il 2030.

Questa pagina contiene un riassunto del seguente articolo:

Volkswagen and Chinese partner SAIC to sell joint venture plant in west China’s Xinjiang
Volkswagen and SAIC Motor say they have agreed to extend their 40-year-old automaking joint venture in China until 2040.

L'attendibilità della fonte è stata analizzata tramite Media Bias/Fact Check.

Commenti

Più recenti