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Torniamo indietro: “Do Not Track” rimosso da Firefox dopo 13 anni

Questo testo è un riassunto del seguente articolo: Ars Technica (eng)

Riassunto

Il "Do Not Track" (DNT), una funzionalità dei browser volta a proteggere la privacy degli utenti impedendo il tracciamento online, è ormai considerata più un peso che un aiuto.

Nonostante un tempo fosse adottata da tutti i principali browser, DNT ha sempre incontrato resistenze significative. Yahoo, ad esempio, fu il primo grande nome del settore tecnologico ad abbandonarlo nel 2014, citando la mancanza di un impegno concreto da parte delle istituzioni.

La Federal Communications Commission ha respinto una petizione per obbligare le aziende a rispettare DNT, giustificando il rifiuto con le difficoltà tecniche in gioco.

Con il tempo, DNT è stato superato dai progressi tecnici dei metodi di tracciamento e browser come Safari hanno rimosso l'opzione, giudicandola inefficace.

La recente decisione di Mozilla di eliminare il supporto per DNT simboleggia un cambiamento, anche se il browser più diffuso, Chrome, offre ancora l'opzione, pur sottolineando la sua limitata efficacia.

L'onere di proteggere la propria privacy è ora principalmente sulle spalle degli utenti, che devono scegliere consapevolmente quali strumenti e servizi utilizzare.

L'attendibilità della fonte è stata analizzata tramite Media Bias/Fact Check.

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