Salta al contenuto

Sviluppatori cinesi cercano soluzioni dopo che OpenAI ha bloccato l'accesso in Cina

Crediti immagine: Sensetime

Questa pagina contiene un riassunto del seguente articolo:

Chinese developers scramble as OpenAI blocks access in China
US firm’s move, amid Beijing-Washington tensions, sparks rush to lure users to homegrown models
65%
del testo originale
4
minuti risparmiati

Riassunto

SenseTime, una delle principali aziende cinesi di intelligenza artificiale, ha presentato il suo nuovo modello SenseNova 5.5 al World AI Conference di Shanghai. Questo modello ha dimostrato capacità avanzate, come identificare e descrivere oggetti, offrire feedback su disegni e riassumere testi.

SenseTime sostiene che SenseNova 5.5 sia comparabile a GPT-4 di OpenAI. In più, l’azienda offre 50 milioni di token gratuiti e supporto gratuito per migrare dai servizi di OpenAI ai propri. 

L’annuncio arriva mentre OpenAI ha informato i suoi utenti in Cina che dal 9 luglio non potranno più utilizzare i suoi strumenti, incrementando le tensioni tra Washington e Pechino.

Ciò ha creato preoccupazione nella comunità cinese che si occupa di IA, ma anche opportunità per aziende locali come SenseTime, Baidu e Tencent. Questa situazione potrebbe accelerare lo sviluppo di aziende cinesi di IA, anche se la competizione sui prezzi potrebbe influire sui margini di profitto e sulla capacità d'innovazione.

Gli Stati Uniti stanno restringendo l'export di semiconduttori avanzati verso la Cina, essenziali per l'addestramento di tecnologie di IA all'avanguardia. In sintesi, la decisione di OpenAI sta causando ripercussioni immediate ma potrebbe offrire opportunità a lungo termine per i modelli di linguaggio cinesi.

Tuttavia, le restrizioni statunitensi stanno impattando l'industria cinese, come evidenziato dal recente restringimento dell'accesso al modello Kling di Kuaishou per mancanza di capacità computazionale.

Attendibilità fonte

The Guardian è valutato come una fonte con inclinazione verso sinistra moderata (Left-Center Bias) da Media Bias/Fact Check. Questo significa che tende a favorire punti di vista progressisti nelle sue selezioni di notizie ed editoriali. Nonostante questo bias, The Guardian è lodato per il suo giornalismo investigativo di alta qualità. Tuttavia, ha un record misto in termini di accuratezza delle informazioni a causa di numerosi fallimenti nel fact-checking negli ultimi cinque anni. Questo mix di successi e fallimenti impatta la sua affidabilità complessiva, assegnandogli un rating di credibilità medio.

L'attendibilità della fonte è stata analizzata tramite Media Bias/Fact Check.

I testi presenti all'interno di questa pagina sono stati inizialmente generati tramite intelligenza artificiale e poi revisionati e corretti a mano.

Commenti

Più recenti