- Le autorità svedesi hanno sequestrato la nave Vezhen, che navigava sotto bandiera maltese e che era registrata con una compagnia di navigazione bulgara, per sospetto sabotaggio di un cavo sottomarino.
- La guardia costiera svedese ha perquisito la nave accusata di aver danneggiato il cavo in fibra ottica sottomarino tra Lettonia e Svezia, ed ha avviato un'indagine preliminare per presunto sabotaggio.
- La nave Vezhen, registrata in Bulgaria, aveva a bordo otto ufficiali bulgari e nove marinai del Myanmar e aveva lasciato il porto russo di Ust-Luga diretta in Sud America con un carico di fertilizzanti.
- Aleksandar Kalchev, a capo della compagnia di navigazione bulgara, ha dichiarato che il danno al cavo potrebbe essere stato causato dalla nave che accidentalmente ha lasciato cadere l'ancora durante condizioni meteorologiche avverse.
- L'incidente si inserisce in una serie di simili episodi avvenuti nei mesi precedenti tra Lituania e Svezia, Germania e Finlandia, e Estonia e Finlandia, con crescente preoccupazione per possibili interferenze da parte della Russia.
- Il Ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, ha affermato che notizie come queste non possono essere una coincidenza e ha sottolineato che l'UE e la NATO stanno intensificando la loro collaborazione per migliorare la resilienza nella regione del Mar Baltico.
Perché vengono tagliati i cavi?
I cavi sottomarini vengono tagliati principalmente per motivi strategici o apparentemente accidentali. Intenti deliberati, come sabotaggi, mirano a interrompere comunicazioni critiche o raccogliere dati sensibili per spionaggio, dato che i cavi trasportano oltre il 95% del traffico globale di dati, inclusi finanziamenti, comunicazioni governative e militari. Questi atti possono essere motivati da tensioni geopolitiche, come quelle tra Russia e NATO nel Baltico. Altri casi derivano da errori, come reti da pesca o ancore che danneggiano i cavi. Gli incidenti possono avere enormi ripercussioni economiche e di sicurezza.
Perché proprio nel Baltico?
Le tensioni nel Baltico derivano principalmente dall'equilibrio geopolitico tra Russia e i paesi della NATO/UE, aggravato dall'espansione della NATO verso est e dall'invasione russa dell'Ucraina nel 2022. Questi fattori hanno portato a un rafforzamento delle capacità militari nella regione, con la presenza di truppe NATO nei Paesi Baltici (Estonia, Lettonia, Lituania) e in Polonia.
La Russia vede questa presenza come una minaccia diretta ai suoi confini, mentre i paesi baltici percepiscono Mosca come un rischio esistenziale, ricordando l'occupazione sovietica. Eventi recenti, come l'interferenza con le infrastrutture energetiche e digitali (ad esempio i cavi sottomarini o i gasdotti come quello di Nord Stream), aumentano il clima di sfiducia. Inoltre, il Mar Baltico è un corridoio critico per il commercio marittimo e l'approvvigionamento energetico, aumentando la sua rilevanza strategica e il rischio di incidenti o provocazioni deliberate.
L'Italia ne può risentire in questi casi?
Può succedere ma è difficile perché ci sono sempre dei cavi di sostituzione. In alcuni casi gravi potrebbero soffrire di alcune conseguenze quelle compagnie italiane che operano all'estero, ma anche in quei casi si prevedono spesso rotte alternative.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):
Alternativa in italiano: