Salta al contenuto

Si può fare Morning Tech da soli?

Fino a prova contraria.

Photo by Pawel Czerwinski / Unsplash

Voglio approfittare del mio viaggio con Morning Tech (MT) per parlare di una realtà che si sta formando sotto i nostri occhi, e nemmeno lentamente: servono sempre meno persone per portare avanti progetti, soprattutto nel mondo tech.

Big tech come Salesforce, Meta, Blue Origin, Microsoft, e molte altre hanno tagliato migliaia di posti di lavoro nell'ultimo anno, un po' spinte da un rinnovamento dei processi, che post-pandemia avevano preso una piega strana, un po' perché l'AI, diciamolo, ci sta rubando il lavoro.

L'anno scorso un'agenzia di design mi ha invitato ad un evento settimanale per parlare del mio percorso con MT ed una cosa che ho detto alla fine è stata "Senza AI non avrei fatto niente di tutto questo".

Cosa mi è servito per iniziare Morning Tech? Le seguenti cose:

  1. Analisi dei competitor (modelli di business, selling proposition, fatturato)
  2. Ricerca sugli utenti (sondaggio, case study)
  3. Un sistema che gestisce sia invio e-mail che pubblicazione post
  4. Un sistema che gestisce il bacino di e-mail
  5. Brand identity

Rileggendo questi punti, non ce n'é uno nel quale non ci sia lo zampino dell'AI. Per alcuni di questi punti, l'AI è già in grado di svolgere la mansione completa.

Una volta lanciato MT, ho dovuto, ogni giorno, per un anno, leggere velocemente decine di articoli per capirne il contesto – non ce l'avrei mai fatta senza ChatGPT. Solo due o tre anni prima, non ce l'avrei mai fatta.

A Giugno 2024 ho iniziato le campagne su Meta: ho raggiunto il risultato di 1,40€ di CPL (Cost Per Lead) progettando e ottimizzando le campagne su Meta. Per settimane incollavo gli screenshot di come andavo e chiedevo consigli su come migliorare, e ha funzionato.

Oggi abbiamo un app ufficiale che sta per andare online. Non penso che avrei mai potuto sostituire il talento degli sviluppatori con i quali ho lavorato, eppure ho amici CTO che affermano di aver già rimpiazzato il 50% della propria forza lavoro con Cursor, un editor di codice AI che scrive parte del codice per te. Molte startup di Y Combinator dichiarano di coprire fino al 95% del lavoro degli ingegneri del software tramite AI.

Gli agenti però saranno la vera svolta. Di recente ho utilizzato MGX, un tool che mette a disposizione un team di 5 persone fra team leader, data analyst, software engineer, product owner e front-end developer. Non sono ancora arrivato fino al risultato finale, ma il processo è stupefacente: gli agenti parlano fra di loro, si aggiungono task, li completano, fanno ragionamenti, scrivono codice, lo testano, ecc.

Tecnologie così fra due anni, forse meno, saranno piuttosto solide, e a quel punto la mia domanda sull'app di Morning Tech, se davvero posso svilupparla con un team di agenti AI, avrebbe una risposta.

Negli ultimi anni a chiunque nel settore tech mi dicesse "L'AI ci ruberà il lavoro" ho sempre risposto "ma no, gli ingegneri del software la useranno come tool". Non ne sono più così sicuro.

Forse, come ha scritto qualcuno in una "lettura interessante" che ho condiviso recentemente, la classe media degli sviluppatori verrà spazzata via, e rimarranno solo i junior e i senior. Ciò che è certo, è che né l'uno né l'altro scriveranno più codice, ma scriveranno prompt. D'altronde la storia dello sviluppo dei linguaggi di programmazione è una storia di astrazione continua, astrarre sempre di più per ottenere più "consistenza" o banalmente, scrivere meno codice.

Il futuro di Morning Tech ha bisogno di un curatore di contenuti, magari addestrato sui miei gusti, il mio occhio e la mia parola. Il futuro di Morning Tech ha bisogno di due ingegneri del software e un product owner. Ha bisogno di un graphic designer e un QA assurance.

Qui potremmo aprire una nuova parentesi: "Ma Amir [cioè l'autore di questo post] non vuoi dare lavoro alle persone?" Beh, sarei molto curioso di parlarne. La domanda è: da imprenditore, dovrei avere l'onere etico di valorizzare ruoli o banalmente produrre posti di lavoro? Perché per adesso io, che ancora sono aspirante imprenditore, tutti quei ruoli citati sopra punterò a darli agli agenti AI, e anche se ci investissi decine di migliaia di euro, comunque pagherei molto meno rispetto a persone reali e avrei risorse che lavorano 24/7 – non dovrei nemmeno fare i 1 to 1 per capire chi litiga con chi, né vedermi i junior, appena formati, scappare via.

Poi ci sono ruoli che ancora nemmeno le big tech puntano a sostituire, come i sales manager, perché c'è un'interazione umana e l'obiettivo delicato della conversione.

Quest'anno si è visto un grandissimo trend di ridimensionamento dei team, tagli da tutte le parti in tantissime big tech. I founder si sono stancati dei team enormi. Addirittura abbiamo visto piattaforme complesse come BlueSky sviluppati da un team di sole 20 persone, o Threads, che è arrivata a 100M di utenti solo grazie a un piccolissimo team di ingegneri.

Ecco, prendiamo questo trend: team piccoli ma con grandi talenti. Aggiungiamoci gli agenti AI, quelli che tra 5 anni saranno fatti benissimo, allora una piattaforma come BlueSky forse potrà essere sviluppata anche da 10 o magari 5 persone.

Se una volta rispondevo che l'AI è soltanto un tool in più, come ce ne sono tanti altri, oggi, nell'anno degli agenti AI e in attesa della grande AGI, penso che le occupazioni cambieranno drasticamente, e molto presto. Morning Tech di dieci anni fa avrebbe avuto tanti, tanti dipendenti in più... che invece non avrà.

Commenti

Più recenti