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SAG-AFTRA ottiene protezioni contro l'IA per artisti che hanno firmato con grosse case discografiche

L'accordo quinquennale stabilisce che la replica digitale della voce di un artista per la pubblicazione di brani musicali necessita del consenso dell'artista e anche di un compenso adeguato.

Il sindacato degli attori SAG-AFTRA ha raggiunto un accordo provvisorio con le principali case discografiche come Warner Music Group e Sony Music Entertainment. L'accordo quinquennale (2021-2026) prevede aumenti dei salari minimi e tutele per gli artisti in relazione all'utilizzo dell'intelligenza artificiale (IA).

L'IA è una questione centrale per l'industria dell'intrattenimento, come emerso già dalle trattative sindacali dello scorso anno. La preoccupazione maggiore riguarda la tecnologia di intelligenza artificiale generativa che consente di replicare la voce degli artisti, spesso senza il loro consenso, per la creazione di nuove canzoni.

L'accordo SAG-AFTRA stabilisce che l'utilizzo di una replica digitale della voce di un artista per la pubblicazione di brani musicali necessita sia del consenso dell'artista stesso sia di un compenso adeguato. Inoltre, l'accordo specifica che i termini "artista", "cantante" e "artista royalties" si riferiscono esclusivamente a persone fisiche.

"Questo accordo protegge i nostri iscritti", ha dichiarato Duncan Crabtree-Ireland, direttore esecutivo nazionale e capo negoziatore della SAG-AFTRA. "Sebbene la tecnologia possa migliorare il processo creativo, l'essenza della musica deve sempre basarsi sull'espressione e sull'esperienza umana".

L'accordo prevede inoltre miglioramenti in ambito sanitario e pensionistico, nonché un aumento della percentuale dei proventi dallo streaming destinata ai contributi per gli artisti. Nelle prossime settimane è prevista la ratifica finale da parte dei membri del sindacato.

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