Questa pagina contiene un riassunto e uno schema concettuale dei contenuti presenti nel seguente articolo:
Riassunto breve
Nel primo paziente di Neuralink, solo il 25% dei fili elettrodi impiantati nel cervello funziona correttamente, mentre il 75% si è spostato e molti sono stati disattivati per mancanza di segnali. Neuralink ha adattato un algoritmo per decodificare i segnali anche quando i fili sono staccati, migliorando così le prestazioni. Noland Arbaugh, il primo paziente, ha descritto la sua esperienza post malfunzionamento del suo impiatno come "molto, molto difficile" e inizialmente ha chiesto un altro intervento, ma Neuralink ha deciso di aspettare. L'azienda si prepara a impiantare il chip in un secondo partecipante a giugno, con l'approvazione della FDA, e per prevenire lo spostamento dei fili, intende impiantarli a 8mm nel tessuto cerebrale invece che 3-5mm. I chip di interfaccia cervello-computer sono in uso da molti anni, come dimostrato nel 2006 quando un paziente tetraplegico ha utilizzato un chip per controllare un cursore neurale e altri dispositivi.
Panoramica completa
- Primo paziente Neuralink:
Solo il 25% dei fili elettrodi impiantati nel cervello del primo paziente di Neuralink continua a funzionare correttamente. Il 75% dei fili si è spostato, e molti sono stati disattivati per mancanza di segnali. - I fili:
Neuralink ha rivelato che "un certo numero" dei 64 fili (più sottili di un capello) si sono ritirati, rendendo non operativi alcuni degli elettrodi che trasportano. - Correzione algoritmica:
L'azienda ha adattato un algoritmo per decodificare i segnali neurali anche quando questi sono perduti dagli elettrodi staccati. Questi aggiustamenti hanno permesso di recuperare e superare le prestazioni, misurate in bit al secondo (BPS). - Il primo paziente:
Noland Arbaugh, il primo paziente, ha descritto la sua esperienza dopo il mal funzionamento come "molto, molto difficile." Ha detto: "Ho pianto" (perché non voleva abbandonare l'impianto) e inizialmente ha chiesto un altro intervento, ma Neuralink ha deciso di aspettare per dargli un riscontro. - Prossimo intervento:
Neuralink si prepara a impiantare il chip in un secondo partecipante al trial. L'intervento è previsto per giugno, con l'approvazione della FDA. - Prevenzione del movimento dei fili:
Per evitare lo spostamento dei fili nel prossimo paziente, Neuralink intende impiantare i fili a 8 millimetri nel tessuto cerebrale, invece dei 3-5 mm usati nel primo intervento. - Storia dei chip cerebrali:
I chip di interfaccia cervello-computer esistono da molti anni. Nel 2006, un paziente tetraplegico ha usato un chip per controllare un "cursore neurale" per aprire email, operare dispositivi e controllare una mano protesica e un braccio robotico.
*I punti sono stati generati inizialmente tramite intelligenza artificiale e poi revisionati e corretti a mano. L'obiettivo è quello di dare una panoramica più chiara anche ai lettori che non conoscono bene la lingua inglese o che vogliono una lettura svelta.