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Riassunto
- Microsoft è accusata di imporre prezzi ingiusti ai clienti che utilizzano servizi cloud concorrenti come Amazon Web Services, Google Cloud e Alibaba Cloud.
- La causa è da oltre 1 miliardo di sterline
- La causa sostiene che Microsoft impone costi più elevati per l'uso del software Windows Server sui servizi cloud di concorrenti, favorendo il proprio servizio Azure con prezzi più vantaggiosi.
- Secondo l'accusa, Microsoft sfrutta la sua posizione dominante per spingere i clienti verso Azure, limitando così la concorrenza nel settore cloud.
- Maria Luisa Stasi, l'avvocato che ha presentato la causa, sostiene quanto detto sopra e cerca di ottenere indennizzi per le società colpite.
- La causa coinvolge migliaia di aziende britanniche in una "azione collettiva di opt-out", permettendo a qualsiasi azienda colpita di ricevere un risarcimento in caso di sconfitta di Microsoft.
- Il caso emerge mentre l'Autorità per la Concorrenza e i Mercati del Regno Unito prepara rimedi per affrontare pratiche anti-concorrenziali nel settore cloud, con una decisione provvisoria attesa a breve.
- Microsoft aveva già raggiunto un accordo con l'associazione commerciale del cloud CISPE per uniformare i prezzi del software su piccoli fornitori cloud e su Azure, ma le nuove accuse sollevano ulteriori preoccupazioni.
- Google ha presentato una nuova denuncia antitrust contro Microsoft presso la Commissione Europea, accusando la compagnia di legare le aziende alla sua piattaforma Azure tramite condizioni di licenza restrittive.
- Dal 2017 al 2022, la quota di mercato delle aziende cloud europee è diminuita, nonostante la crescita del mercato, sollevando ulteriori interrogativi sulla competitività nel settore.
L'attendibilità della fonte è stata analizzata tramite Media Bias/Fact Check.