Salta al contenuto

Meta, Google e Apple saranno indagate dall'UE

Questi giganti tecnologici potrebbero affrontare multe fino al 10% del loro fatturato annuale se trovati in violazione delle regole.

Crediti immagine: Wikimedia Commons

L'Unione Europea ha avviato indagini su Meta, Apple e Alphabet (la società madre di Google) per potenziali violazioni del Digital Markets Act (DMA), un regolamento introdotto nel 2022 per garantire una concorrenza equa nel settore digitale. Questi giganti tecnologici (denominati "gatekeeper"), tra i più grandi al mondo, potrebbero affrontare multe fino al 10% del loro fatturato annuale se trovati in violazione delle regole. Questo sviluppo segue una recente multa di 1,8 miliardi di euro inflitta dall'UE ad Apple per pratiche anticoncorrenziali nello streaming musicale e una causa negli Stati Uniti che accusa Apple di monopolizzare il mercato degli smartphone.

Le indagini fanno parte del più ampio sforzo dell'UE di regolamentare il mercato digitale, concentrandosi sulla sicurezza che le app possano offrire alternative di pagamento al di fuori degli store di app proprietari, consentendo agli utenti di disinstallarle facilmente, cambiare le impostazioni predefinite e promuovere una concorrenza equa prevenendo la preferenza dei prodotti di una propria azienda nei risultati di ricerca. In particolare, l'UE sta indagando se Apple e Alphabet limitino le comunicazioni da app a utente (come ad esempio comunicare di poter fare abbonamenti fuori dall'app), se Apple limita le scelte a disposizione degli utenti, se Meta utilizza "trucchetti" per evitare le accuse sul riutilizzo dei dati a fini promozionali e l'aspetto pregiudiziale nei risultati di ricerca di Google.

Le aziende coinvolte hanno risposto, con Apple che esprime fiducia nella sua conformità e delinea gli sforzi per soddisfare i requisiti del DMA. Meta ha difeso il suo modello di abbonamento come risposta agli obblighi regolatori, inclusi il DMA. Alphabet non ha ancora commentato.

La mossa dell'UE vuole mettere in primo piano la protezione dei consumatori. Le indagini, che si prevede dureranno circa 12 mesi o poco più, evidenziano la posizione proattiva dell'UE nella regolamentazione del mercato digitale, coincidendo con l'avvicinarsi delle elezioni al Parlamento Europeo nel giugno 2024.

Commenti

Più recenti