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La Cina istituisce un terzo fondo da 47,5 miliardi di dollari per potenziare il settore dei semiconduttori

Crediti immagine: Alejandro Luengo / Unsplash

Questa pagina contiene un riassunto del seguente articolo: reuters.com (eng)

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Riassunto

La Cina ha istituito il terzo fondo di investimento statale pianificato per potenziare l'industria dei semiconduttori, con un capitale sociale di 344 miliardi di yuan ($47,5 miliardi).

Questo impegno assume un'urgenza rinnovata dopo che gli Stati Uniti hanno imposto una serie di misure di controllo sulle esportazioni negli ultimi anni, citando timori che Pechino potesse utilizzare chip avanzati per potenziare le proprie capacità militari.

Il terzo fondo sarà il più grande dei tre fondi lanciati dal Fondo di Investimento nell'Industria dei Circuiti Integrati cinese, noto come "Big Fund". Il Ministero delle Finanze cinese è il maggior azionista con una quota del 17% e un capitale sottoscritto di 60 miliardi di yuan, mentre la China Development Bank Capital è il secondo maggiore azionista con una quota del 10,5%.

Il fondo si concentrerà su attrezzature per la produzione di chip e sta considerando l'assunzione di almeno due istituzioni per investire il capitale della terza fase. Il "Big Fund" ha fornito finanziamenti alle due più grandi fonderie di chip cinesi, alla Yangtze Memory Technologies e a diverse altre società più piccole.

Il primo fondo è stato istituito nel 2014 con un capitale sociale di 138,7 miliardi di yuan, e il secondo nel 2019 con 204 miliardi di yuan. Le azioni dei chip cinesi sono salite, con il CES CN Semiconductor Index in aumento del 3% e destinato al maggior guadagno giornaliero in oltre un mese.

L'obiettivo dell'iniziativa è raggiungere l'autosufficienza della Cina nei semiconduttori.

Contesto

Il testo che segue non è presente all'interno dell'articolo sopra citato.

Cosa è successo prima

Negli ultimi anni, la Cina ha aumentato significativamente i suoi investimenti nel settore dei semiconduttori per ridurre la dipendenza dalle importazioni e contrastare le restrizioni imposte dagli Stati Uniti. Questa iniziativa è parte di una strategia più ampia di autosufficienza tecnologica, mirata a rendere la Cina leader mondiale nella produzione di chip entro il 2030. Il primo fondo "Big Fund" è stato lanciato nel 2014 per sostenere lo sviluppo di aziende chiave nel settore, seguito da un secondo fondo nel 2019, entrambi mirati a promuovere innovazioni e capacità produttive locali​ (markets.businessinsider.com)​​ (Gadgets 360)​.

Chi sono i protagonisti

  1. Il Fondo di Investimento nell'Industria dei Circuiti Integrati cinese ("Big Fund"): è un'iniziativa statale lanciata per sviluppare l'industria dei semiconduttori in Cina. Questo fondo ha sostenuto finanziariamente grandi fonderie di chip e altre aziende tecnologiche.
  2. Il Ministero delle Finanze cinese: è il principale azionista del "Big Fund", detiene una quota del 17% e contribuisce con un capitale significativo per supportare le iniziative strategiche del governo cinese nel settore tecnologico.
  3. China Development Bank Capital: è il secondo maggiore azionista del fondo, con una quota del 10,5%. Questa istituzione finanziaria fornisce fondi per lo sviluppo di progetti economici e infrastrutturali, inclusi quelli legati ai semiconduttori.

La fonte

Reuters è una fonte altamente rispettata e affidabile nel campo delle notizie economiche e tecnologiche. Con una reputazione per imparzialità e accuratezza, Reuters fornisce un'analisi approfondita e un fact-checking rigoroso, rendendola una delle agenzie di stampa più autorevoli a livello mondiale​ (markets.businessinsider.com)​​ (Gadgets 360)​.

L'attendibilità della fonte è stata analizzata tramite Media Bias/Fact Check.

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