Jeff Bezos porta la cultura del lavoro di Amazon in Blue Origin

In breve

Il nuovo CEO Dave Limp, ex dirigente Amazon, ha assunto ex colleghi per cambiamenti drastici con obiettivi più "aggresivi", orari di lavori più lunghi (anche 12 ore) e badge scanner. Bezos partecipa attivamente e ha come obiettivo principale quello di velocizzare l'azienda.

Riassunto completo

Jeff Bezos sta ristrutturando Blue Origin con un approccio simile a quello di Amazon, introducendo obiettivi più "aggressivi", orari di lavoro più lunghi e una gestione più snella.
Il nuovo CEO Dave Limp, ex dirigente di Amazon, ha assunto altri ex colleghi, tra cui il responsabile della supply chain Tim Collins e il CFO Allen Parker.
A febbraio, Blue Origin ha licenziato il 10% della sua forza lavoro (circa 1.000 dipendenti), il taglio più drastico nella storia dell’azienda.
Bezos partecipa attivamente alle revisioni aziendali e ai briefing tecnici, cercando di ridurre la burocrazia che aveva rallentato l’azienda sotto la precedente gestione.
Blue Origin sta spingendo il personale a lavorare di più: alcuni turni sono da 12 ore, badge scanner per monitorare la presenza e settimane lavorative da 50 ore.
Bezos ha dichiarato che Blue Origin ha bisogno di più velocità, motivo per cui ha lasciato il ruolo di CEO di Amazon per concentrarsi sull’azienda spaziale.
La prima missione del razzo New Glenn (gennaio 2024) è stata lanciata senza certezza di recuperare il primo stadio, segnando un cambio di mentalità sul rischio: il razzo ha raggiunto l’orbita, ma il booster è andato perso.
Blue Origin è in ritardo rispetto a SpaceX, con un solo lancio orbitale contro i 450+ di SpaceX e senza un business di satelliti come Starlink per finanziare le operazioni.
Il progetto Kuiper di Amazon (rivale di Starlink) ha firmato contratti anche con SpaceX, dopo che gli azionisti hanno contestato la scelta di affidarsi a Blue Origin, considerata meno affidabile.