Google.org, il braccio filantropico di Google, come descritto sul sito, ha avviato il Google.org Accelerator: Generative AI, dedicando 20 milioni di dollari in sovvenzioni per supportare le organizzazioni no profit nello sviluppo della tecnologia di intelligenza artificiale generativa. L'iniziativa parte con 21 partecipanti no profit, tra cui Quill.org, che si concentra su strumenti guidati dall'IA per il feedback sulla scrittura degli studenti, e la Banca Mondiale, che mira a migliorare l'accessibilità alla ricerca sullo sviluppo con applicazioni di intelligenza artificiale generativa.
Questa è la pagina ufficiale del progetto.
Il programma offre un acceleratore completo di sei settimane che fornisce ai partecipanti formazione tecnica, workshop, mentorship e guida diretta da un "AI coach". Inoltre, il fellowship di Google.org permetterà a team di dipendenti Google di collaborare a tempo pieno con le organizzazioni no profit selezionate, come Tarjimly, Benefits Data Trust e mRelief, per un massimo di sei mesi per assistere nel dispiegamento dei loro strumenti di intelligenza artificiale generativa.
Ciascuna di queste organizzazioni no profit mira a sfruttare l'IA in modi unici per supportare le loro missioni: Tarjimly si concentra sulla traduzione linguistica per i rifugiati, Benefits Data Trust sta sviluppando assistenti IA per aiutare i lavoratori sociali nell'iscrizione ai benefici pubblici per individui a basso reddito, e mRelief sta lavorando per semplificare il processo di domanda per i benefici SNAP negli Stati Uniti.
Annie Lewin, direttrice della global advocacy di Google.org, ha sottolineato l'efficienza e la convenienza che l'IA generativa può portare alle organizzazioni di impatto sociale, citando scoperte secondo cui l'IA può aiutare a raggiungere obiettivi in un terzo del tempo a quasi metà dei costi. Nonostante il potenziale, un sondaggio di PwrdBy rivela che, sebbene la maggior parte delle organizzazioni no profit veda l'IA in linea con le loro missioni e semplificatrice delle operazioni, molte affrontano sfide significative nell'adozione della tecnologia IA, come costi, risorse e consapevolezza.
Tuttavia, c'è un interesse e un coinvolgimento crescenti all'interno del settore no profit. Fast Forward, un acceleratore no profit, ha segnalato un aumento delle candidature focalizzate sull'IA, e organizzazioni in tutto il mondo stanno dedicando sempre più sforzi allo sviluppo etico dell'intelligenza artificiale e alle applicazioni in vari campi.