Il Giappone ha siglato un importante accordo con gli Stati Uniti per partecipare al programma lunare Artemis guidato dalla NASA. Questo accordo segna un passo significativo nell'impegno del paese del Sol Levante nell'esplorazione spaziale.
In occasione della visita ufficiale del Primo Ministro giapponese a Washington, Stati Uniti e Giappone hanno siglato un accordo di collaborazione che porterà un astronauta giapponese a camminare sulla Luna. L'astronauta, ancora senza nome, sarà il primo a farlo nell'ambito del programma Artemis sotto l'egida della NASA, aprendo la strada alla partecipazione di astronauti provenienti da altri partner internazionali come l'Agenzia Spaziale Europea (ESA), il Canada e gli Emirati Arabi Uniti, che avranno l'opportunità di volare verso la Luna, sia in direzione della stazione spaziale lunare Gateway che verso la superficie lunare stessa.
Tuttavia, come annunciato dal Presidente Biden durante una conferenza stampa congiunta con il Primo Ministro giapponese Fumio Kishida, il Giappone avrà l'onore di riservare il primo posto tra gli astronauti internazionali per una missione di allunaggio. Tra gli altri temi affrontati durante la visita figurano il rafforzamento dei legami economici, militari, scientifici e culturali tra le due nazioni.
“Questi legami si estendono fino alla Luna", ha affermato Biden, "dove due astronauti giapponesi si uniranno a future missioni americane e uno di loro diventerà il primo astronauta non americano a mettere piede sulla Luna".
Un rover lunare "abitabile"
La NASA, per quanto riguarda le partnership internazionali, predilige collaborazioni basate su accordi di baratto con le altre agenzie spaziali.
Per il programma della Stazione Spaziale Internazionale, ad esempio, NASA e l'agenzia spaziale russa Roscosmos hanno stipulato un accordo che prevede lo scambio di posti: astronauti statunitensi a bordo di capsule russe Soyuz e cosmonauti russi su navette spaziali americane per raggiungere e tornare dall'orbita terrestre. Allo stesso modo, la NASA assegna i posti per le missioni sulla Stazione Spaziale a ESA, Giappone e Canada in base al contributo finanziario di ciascun partner alle spese di gestione del laboratorio spaziale.
Il nuovo accordo tra Stati Uniti e Giappone segue una logica simile. Il Giappone si occuperà dello sviluppo di un rover lunare pressurizzato per il trasporto degli astronauti sulla superficie lunare. Si tratta di un impegno significativo, che richiederà oltre un decennio per la consegna del rover sulla Luna. I funzionari giapponesi non hanno ancora reso noto il costo dell'operazione.
L'agenzia spaziale giapponese JAXA collabora da diversi anni con Toyota e Mitsubishi Heavy Industries alla progettazione di questo rover pressurizzato. Il veicolo avrà all'incirca le dimensioni di due minibus affiancati, con una lunghezza di quasi 6 metri, una larghezza di 5,2 metri e un'altezza di 3,8 metri. L'abitacolo interno, secondo Toyota, potrà ospitare comodamente due persone, o quattro in caso di emergenza.
La mobilità è un aspetto fondamentale per gli obiettivi a lungo termine della NASA sulla Luna, che includono l'esplorazione e lo sfruttamento di risorse come il ghiaccio d'acqua e, in ultima analisi, la costruzione di una base lunare permanente.
Il rover pressurizzato, denominato "Lunar Cruiser" da Toyota, consentirà agli astronauti di esplorare la Luna per periodi fino a 30 giorni consecutivi, potendo lavorare all'interno del veicolo con abiti civili una volta rimosse le tute spaziali. Quando gli astronauti non saranno a bordo, il rover potrà essere controllato da remoto da un altro veicolo spaziale o direttamente da Terra. L'obiettivo delle autorità giapponesi è di consegnarlo sulla Luna entro il 2031, dove opererà per 10 anni.
"È un modulo abitativo mobile", ha dichiarato Bill Nelson, amministratore della NASA. "È un laboratorio lunare, una casa lunare e un mezzo di esplorazione lunare. È un luogo dove gli astronauti potranno vivere, lavorare e muoversi sulla superficie lunare, aprendo la strada a magnifiche scoperte per tutti noi. Quale miglior rappresentazione del potere della collaborazione se non questo veicolo? Ci porterà a esplorare terreni mai calpestati prima, consentendo agli astronauti di trascorrere diversi giorni sulla superficie lunare".