C'è un po' di confusione attorno a questa affermazione del 2016 di Hayao Miyazaki, fondatore dello Studio Ghibli, famoso per capolavori come "La città incantata" (2001) o "Il mio vicino Totoro" (1988).
Ci troviamo nella sede dello studio di animazione più famoso del Giappone e un gruppo di partecipanti sta mostrando un prototipo di animazione AI: un'entità mostruosa che si trascina in avanti con movenze e tratti terrificanti, "disgustosi" dirà Miyazaki dopo.
Uno dei giovani animatori sta spiegando che "il mostro si trascina in avanti utilizzando la testa e senza alcuna percezione del dolore". È possibile vedere il video qui: link.
Non nascondo che i giornali — molti dei quali italiani — hanno rincarato la confusione associando la risposta di Miyazaki: "Sono totalmente disgustato" e poi "Chiunque l'abbia creato non ha idea di che cosa sia il dolore [...] Questo è un insulto alla vita", con un trend di ChatGPT dei giorni nostri.
ChatGPT ha rilasciato un nuovo generatore di immagini e basta chiedergli di crearle in stile Studio Ghibli per ottenere dei risultati impressionanti. L'immagine di questo articolo è stata generata così.
Nel web stanno girando meme in stile Studio Ghibli e addirittura Trump ha pubblicato una spacciatrice di Fentanyl che viene arrestata e rimpatriata (storia vera), proprio con quello stile lì.
Alcuni giornali quindi, come dicevo, hanno cavalcato l'onda dei meme in stile Ghibli, per asserire che "Sono totalmente disgustoso" fosse la reazione attuale di Hayao Miyazaki.
Tralasciando questo misfatto, questo degradato e degradante trend dei titoli clickbait, quello che più mi ha colpito è la presunta violazione del copyright. Non sono infatti poche le persone che si lamentano del fatto che uno strumento del genere viola il copyright e "ruba" il lavoro di anni di esseri umani... ma è davvero così?
Il prompt della copertina di questo post è "Generami un'immagine in stile Studio Ghibli di un'intelligenza artificiale che impara a disegnare".
Certo, nessuno ha dato il permesso ad un crawler AI di mangiarsi tutti i lavori dello Studio Ghibli, ma se al posto del crawler lo avesse fatto un essere umano manualmente? Avrebbe avuto bisogno di un permesso?
Mi spiego meglio, se domani un'apprendista animatore dovesse studiare tutta la filmografia dello Studio Ghibli e imparasse, nel giro di uno, cinque, o dieci anni, a disegnare l'immagine di questo post, sarebbe violazione di copyright? Chiaramente no, quindi lo è se invece che un essere umano a compierlo, è una macchina, un robot.
C'è un altro momento interessante che mi ha colpito molto e che risale a più di dodici anni fa: un animatore dello Studio Ghibli impiega quindici mesi per disegnare a mano una scena del film "Si alza il vento" (2013) che prenderà solo 4 secondi della pellicola. Una scena bellissima che ricordo perché ho rivisto il film recentemente: ecco il link.
Prima della pubblicazione del film, Miyazaki si congratula: "Ottimo lavoro, ne è valsa la pena".
C'è una dimensione quindi anche di artigianato, di relazione con lo strumento, come quella che sto avendo io con questa tastiera mentre scrivo, posso sentire che sto pubblicando parte del mio mondo, dei miei occhi, con il mio stile.
E sebbene lo stile possa essere copiato, ancora è difficile che il mondo e gli occhi di un essere umano possano essere sostituiti. La domanda allora è: l'intelligenza artificiale ostacola la mia espressione o si tratta di un nuovo strumento da imparare? Può un intero film di Miyazaki essere interamente disegnato dall'IA e lasciar fiorire allo stesso modo il mondo interiore di chi lo ha sognato?