Più di 200 musicisti di spicco, tra cui Billie Eilish, J Balvin, Nicki Minaj, Stevie Wonder, REM, hanno firmato una lettera aperta che sollecita l'adozione di misure protettive contro l'uso dell'intelligenza artificiale (IA) nella musica. Quest'iniziativa, promossa dall'Artist Rights Alliance, mira a prevenire che l'IA sminuisca o sostituisca gli artisti umani imitando le loro immagini, voci e suoni.
La lettera sottolinea una posizione critica contro l'applicazione predatoria dell'IA, che potrebbe violare i diritti degli artisti e turbare l'ecosistema musicale. Tuttavia, non si propone un divieto totale dell'IA nella musica, riconoscendo i potenziali benefici di un suo uso responsabile, come il recente esperimento della creazione di una nuova canzone dei Beatles utilizzando l'IA per estrarre la voce di John Lennon da una vecchia demo.
Insieme ai diritti dei lavoratori, si discute della violazione del copyright. Entrambi le questioni hanno scatenato un significativo dibattito all'interno del settore dell'intrattenimento, portando a negoziazioni contrattuali e scioperi. Controversie recenti, come le immagini pornografiche generate dall'IA di Taylor Swift e il ritardo nel rilascio di un programma IA da parte di OpenAI a causa di preoccupazioni sull'uso responsabile, hanno ulteriormente alimentato la discussione.
La lettera affronta anche azioni legislative, come l' "Elvis Act" del Tennessee, che mira a proteggere i musicisti dalle riproduzioni non autorizzate della loro somiglianza vocale generate dall'IA. Tuttavia, la lettera evidenzia che la legislazione attuale non copre l'uso delle opere degli artisti per addestrare i modelli di IA, una pratica che ha portato a molteplici cause legali.
L'Artist Rights Alliance, guidata da veterani dell'industria musicale come Rosanne Cash, non ha divulgato il processo di reclutamento dei firmatari.