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Adobe chiarisce i termini: non possederà mai il tuo lavoro né lo utilizzerà per l'addestramento dell'IA

Crediti immagine: Emily Bernal / Unsplash

Questa pagina contiene un riassunto del seguente articolo: 9to5mac.com (eng)

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Riassunto

Ieri, un cambiamento ai termini di Adobe ha scatenato una reazione di rabbia e confusione tra molti utenti premium delle app dell'azienda.

Gli utenti di Adobe Creative Cloud si sono trovati costretti ad accettare nuovi termini che sembravano dare ad Adobe diritti sui loro lavori. Non era possibile continuare a usare le app, richiedere supporto o disinstallarle senza accettare i nuovi termini.

Adobe ha inizialmente rilasciato una dichiarazione che minimizzava la questione, affermando che i termini erano in vigore da anni e che erano stati solo chiariti.

Successivamente, Adobe ha dovuto spiegare in un post sul blog che ha aggiunto più moderazione umana e automatizzata nei processi di revisione dei contenuti, specificando che queste revisioni riguardano il CSAM e l'uso improprio delle app.

Ha inoltre finalmente chiarito che non utilizza il contenuto dei clienti per addestrare i modelli di AI generativa e che non rivendica la proprietà dei contenuti dei clienti.

Attendibilità fonte

9to5Mac è considerato una fonte affidabile per notizie, recensioni e guide sui prodotti Apple. Il sito si concentra principalmente su argomenti tecnologici e non mostra una significativa parzialità politica. Le informazioni pubblicate sono solitamente ben documentate e basate su fonti affidabili. Non ci sono segnalazioni notevoli di fallimenti nel fact-checking.

L'attendibilità della fonte è stata analizzata tramite Media Bias/Fact Check.

I testi presenti all'interno di questa pagina sono stati inizialmente generati tramite intelligenza artificiale e poi revisionati e corretti a mano.

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